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No33: anche da Scelta Civica arriva un sostegno alla battaglia di ACTA

5 Novembre 2013 Acta informa, Previdenza

Stamattina due rappresentanti di ACTA, Susanna Botta e Adele Oliveri, hanno incontrato a Montecitorio l’onorevole Enrico Zanetti, deputato di Scelta Civica e Vice Presidente della Commissione Finanze della Camera.

L’onorevole Zanetti, commercialista, ha dimostrato fin dalle prime battute di essere molto solidale con la causa dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS e ha dichiarato che Scelta Civica intende presentare un emendamento alla Legge di Stabilità per trovare, tra le altre cose, la copertura necessaria per bloccare l’aumento dei contributi, come richiesto a viva voce da ACTA e da altre associazioni di lavoratori autonomi.
Fa piacere riscontrare una tale sensibilità nei confronti del lavoro autonomo in un interlocutore politico competente sulla materia.
ACTA continuerà a fare pressione su tutto lo spettro politico non solo per scongiurare l’immediato aumento dei contributi, che dovrebbero salire dal 27,72% al 28,72% a partire dal 1° gennaio 2014, ma anche per convincere chi ci governa a promuovere una riforma del sistema previdenziale che vada nella direzione di una maggiore sostenibilità ed equità per tutti i lavoratori, autonomi e non solo.

Di seguito il Comunicato Stampa di Enrico Zanetti.

Zanetti (Sc), congelare contributi gestione separata
(AGI) – Roma, 5 nov. – “Ciò è incomprensibile, tanto più che altre categorie di lavoratori autonomi sono soggetti a prelievi contributivi nettamente inferiori”, ha spiegato, “è chiaro che in questi anni l’aumento dei contributi versati alla gestione separata è servita solo per fare gettito e non certo per garantire adeguati trattamenti pensionistici”. Per questo, ha annunciato, “in fase di approvazione della legge di stabilità, Scelta Civica appoggerà iniziative che consentiranno il congelamento dell’innalzamento contributivo. Presenteremo un emendamento per istituire un contributo di solidarietà”. (AGI)
“Condivido le preoccupazioni dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps ai quali è imposta, a loro totale carico, una contribuzione pensionistica che a regime supererà il trenta per cento”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della commissione Finanze della Camera Enrico Zanetti (Sc), che ha incontrato oggi a Montecitorio i rappresentanti di ACTA (Associazione Consulenti Terziario Avanzato).

ACTA

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3 Commenti

  1. paolo

    Reply

    Sono d’accordo sulla richiesta di una riforma previdenziale complessiva. Richiesta che dovrebbe partire dalla abolizione del sistema previdenziale privilegiato di Camera, Senato, Notai, Giornalisti, Liberi professionisti in genere e chiusura dei regimi speciali gestiti dall’INPS per telefonici (ricordate il pensionato d’oro più ricco d’Italia?) elettrici, volo ecc.

    Sono tutte tasse ripartite in modo assurdo.

    Ma visto che voi siete finanziatori netti del sistema previdenziale secondo due canali, inizierei da quello che è per voi più penalizzante ossia le imposte indirette sul vostro lavoro (IVA ecc.) in quanto sono tutte uscite senza alcun ritorno e lascerei crescere al pari dei dipendenti come previsto dalla Fornero le aliquote al 33% visto che poi nel corso della vita di ciascuno di noi, tali importi dovrebbero ritornare sotto forma di prestazioni previdenziali.

    Stupisce che Scelta Civica si batta contro la riforma Fornero che dovrebbe essere il suo fiore all’occhiello.

    Evidentemente una delle due scelte che hanno fatto non è così Civica.

    6 Nov 2013
  2. paolo

    Reply

    Ma forse l’On. Zanetti neanche l’ha letta mai la riforma Fornero.

    6 Nov 2013
  3. Andrea

    Reply

    Sono anch’io d’accordo per la riforma che elimini previlegi. Se si è giustamente deciso di passare al regime contributivo solidale, allora devono sparire privilegi del tipo di chi paga poco e incassa tanto a scapito di altri. Se si vuole creare una pensione parallela autonoma, i contributi devono diminuire altrimenti non c’è polpa per finanziare pensioni integrative. Settimane fa una impiegata di Banca al telefono ha per un attimo perso la voce sentendo quanto pago di INPS, alla sua domanda di aumentare il contributo per quella privata, le ho detto che l’INPS mi succhia troppe risorse e non ne ho per il fondo pensione. Mi ha consigliato di cambiare categoria.
    Saluti.

    6 Nov 2013

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No33: anche da Scelta Civica arriva un sostegno alla battaglia di ACTA…

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