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Le battaglie Acta: un po’ di storia

Dal 2004 ad oggi Acta ha svolto un’intensa attività per far conoscere la realtà del lavoro indipendente e dare voce alle rivendicazioni delle persone freelance. In questa pagina riassumiamo le iniziative più rilevanti: partendo dalle più recenti.

2023. Acta si rinnova e si dà un nuovo statuto

Dopo 18 anni di presidenza, Anna Soru passa il testimone a Giulio Stumpo. Viene eletto anche un nuovo consiglio direttivo con diverse new entry. Il rinnovo è anche l’occasione per aggiornare lo statuto con l’obiettivo di ampliare la platea dei possibili aderenti ad Acta, introdurre le Sezioni per ascoltare direttamente i bisogni delle diverse comunità di freelance, adottare un linguaggio inclusivo, poter fare le riunioni anche assembleari online e infine semplificare alcuni aspetti burocratici.

2022. Nasce TRAMITI, che riunisce i freelance della traduzione multimediale

Dopo una ricerca sull’audiovisivo, che ci mette in contatto con molti lavoratori del settore, nasce una nuova sezione di Acta, denominata TRAMITI. Essa riunisce i freelance che si occupano di sottotitolazione e localizzazione di software e videogiochi, oltre che di accessibilità, e porta avanti la sua attività strutturando forti legami internazionali, indispensabili per lavorare in questo ambito.

2021. Contro ISCRO: denuncia dei limiti e proposta di modifiche migliorative

Acta avvia un’azione di sorveglianza su ISCRO, il nuovo ammortizzatore sociale per freelance della gestione separata INPS, evidenziandone i vincoli troppo stringenti sin dalla sua approvazione, quando tutti lo salutavano come una rivoluzione. Nei successivi 3 anni di sperimentazione continua a monitorare e denunciare gli scarni risultati, identificando le regole che ne impediscono la diffusione. Queste regole sono state in parte modificate nella misura che è attualmente divenuta strutturale.

2020. Pandemia in chiave freelance: monitoraggio e supporto

Durante la pandemia Acta monitora le difficoltà lavorative dei freelance durante e dopo i lockdown, con diversi sondaggi, lanciando allarmi per una categoria sprovvista di ammortizzatori sociali. Fornisce inoltre informazioni e assistenza per l’accesso a bonus, sussidi, congedi, oltre che a indennità regionali.

2019. Nasce Redacta, che riunisce i freelance dell'editoria libraria

Accanto all’attività trasversale rivolta a tutti i freelance, Acta decide di sperimentare un’attività di tipo settoriale, nell’obiettivo di approfondire i problemi specifici di singole categorie professionali e in particolare affrontare la questione della determinazione di un equo compenso (che non può prescindere dall’ambito di attività) e favorire la partecipazione delle persone socie (più disponibili quando si parla dei propri specifici bisogni). La prima sperimentazione ha grande successo e porta alla nascita di Redacta per l’editoria libraria.

2018. In azione contro INPS per far applicare le norme dello statuto

Nonostante l’approvazione dello statuto del lavoro autonomo, l’INPS a distanza di un anno continua ad applicare le vecchie norme, a chiedere l’astensione delle mamme dal lavoro per accedere all’indennità di maternità e concede i congedi parentali sono entro il primo anno di vita del bambino, anziché entro i 3 anni. Organizziamo quindi pressioni e tweet bombing diretto all’INPS e assistiamo le nostre socie che chiedono l’applicazione delle nuove norme. Alla fine arrivano le nuove circolari aggiornate.

2017. Lo Statuto del Lavoro Autonomo diventa legge

Il 10 maggio 2017 il primo provvedimento organico sul lavoro autonomo professionale in Italia è legge e fa proprie molte delle nostre proposte. Introduce nuove norme sulle detrazioni fiscali e sul welfare. Dà possibilità di costituire reti di professionisti per partecipare a gare pubbliche. Sancisce tempi massimi di pagamento (60 giorni) e obbligo di contratto scritto. Prevede un tavolo di lavoro al quale le associazioni saranno invitate. Ma soprattutto riconosce che anche noi freelance siamo lavoratori, con diritti e tutele.

2016. Contro i #BandiBassotti per il diritto ai fondi europei

È il 7 aprile 2016, in un suo post Acta denuncia: “Le norme europee prevedono che tutti i freelance abbiano accesso ai fondi comunitari, la legge di stabilità ha riaffermato questo principio, ma Acta riceve segnalazioni di bandi discriminatori”. Per questo lancia un monitor e promuove azioni per stimolare la pubblica amministrazione a pronunciarsi. Cosa che avviene ad ottobre: i #BandiBassotti sono banditi da una circolare dall’Agenzia della Coesione Territoriale.

2016. INPS dal 33 al 25: dopo 8 anni, 8 punti in meno

Dopo 8 anni di lotte e un ultimo assalto della diligenza in Parlamento la nuova aliquota INPS per la Gestione Separata è legge! 25% più lo 0,72 per l’assistenza sanitaria: con la legge Fornero sarebbe arrivata al 33%. Una vittoria possibile solo grazie all’azione di Acta, in collaborazione con le altre associazioni, verso le forze politiche e il Governo, sostenuta dalla mobilitazione di tutti i freelance.

2015. #PropostaDecente per l’equità contributiva

“C’è un’indecenza insopportabile in questa Italia che sta invecchiando più velocemente dell’Europa e non sa più come crescere: il welfare familiare, un sistema che è entrato nel nostro quotidiano, strisciando in questa crisi. E noi freelance, le barchette più fragili in questa tempesta, vogliamo alzare la voce per uscire da questa situazione indecente”. Così Acta a Roma il 24 giugno 2015 lancia #PropostaDecente per una nuova prospettiva collettiva e di sviluppo che segni un nuovo welfare solidale.

2015. Tweet-bombing per annullare l’autogol di Renzi

Siamo alle solite: questa volta il governo sbandiera con tanto di slide che le partite IVA avranno molto, ma in realtà non dice nulla sulla riduzione della contribuzione INPS introdotta dalla legge Fornero e peggiora il regime dei minimi. Siamo a gennaio 2015 e partono una serie di tweet-bombing: #AnnullaAutogol, ridateci la #refurtIVA e #paroladilupetto in un mese. Il 17 febbraio l’annuncio: bloccato per un anno l’aumento INPS Gestione Separata e prorogato il precedente regime dei minimi.

2014. Jobs Acta: la risposta al Jobs Act di Renzi

Matteo Renzi chiede a metà 2014 un dibattito sul suo Jobs Act e Acta risponde: “in questo Jobs Act il lavoro indipendente è il grande assente. Esistono solo dipendenti e imprenditori, ma scompaiono tutti i lavoratori indipendenti, che vivono e lavorano nella fascia meno protetta del mercato del lavoro, molto colpita dall’attuale crisi in termini di carenza di lavoro, contrazione dei compensi, ritardo nei pagamenti”. E lancia il suo Jobs Acta.

2014. Con Daniela Fregosi per un’equa tutela della malattia

Siamo all’inizio del 2014, Acta è a fianco di Daniela Fregosi che fa della sua lotta personale contro il cancro una battaglia generale. E la sostiene aprendo una raccolta fondi per le spese legali nella vertenza contro l’INPS. Alla fine dell’anno la petizione ha già raccolto 70.000 firme. E nel 2017 le sue istanze vengono accolte, anche se non ancora totalmente, nel nuovo Statuto del Lavoro Autonomo.

2013. Campagna #DicaNo33 contro la legge Fornero

“L’Italia è malata. Di mancata crescita, debito pubblico, inoccupazione strutturale, inefficienza della macchina statale, crescente pressione fiscale, vecchi corporativismi. In questa Italia malata c’è un popolo, che ogni giorno cresce, di lavoratori che fanno della propria autonomia un valore e della propria indipendenza l’arma per stare sul mercato. Ma che oggi rischia di venire cancellato”. Così Acta apre l’appello ai candidati alle elezioni politiche e regionali del 2013, per chiedere loro un #DicaNo33.

2012. Flash-mob al Fuori Salone di Milano

“Ci siamo buttati nella movida del Fuorisalone, Zona Via Tortona, ad altissima intensità di passaggio e fermati per le strade, sul ponte, agli angoli delle strade più battute in questi giorni a Milano. Il linguaggio della protesta non poteva che essere creativo, ironico”. Così racconta il post del 21 Aprile 2012.

2010. Manifesto dei lavoratori autonomi di seconda generazione

“Siamo una particolare categoria di lavoratori autonomi, non siamo commercianti né contadini, non apparteniamo alle professioni protette da Ordini ma siamo tra i lavoratori indipendenti quelli più moderni, figli di un sistema che è stato chiamato postfordismo”. Sono queste le prime parole del Manifesto che Acta lancia nel 2010.

2009. Occupazione pacifica della Triennale di Milano

È il primo dicembre 2009, come riferisce il comunicato stampa “Questa mattina un gruppo di professionisti e lavoratori autonomi delle attività creative e cognitive e delle nuove professioni ha occupato la Triennale di Milano con un’azione simbolica e pacifica per protestare contro la ventilata misura di aumento dell’aliquota contributiva per gli iscritti alla Gestione Separata INPS”. È l’inizio della battaglia che terminerà 8 anni più tardi con 8 punti in meno di contribuzione INPS.

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