Le 5 regole dell’indennità di malattia
7 Marzo 2023 Malattia
Come è noto il welfare lavorativo è una vera e propria giungla e prevede misure di intervento diverse a seconda della modalità con cui si lavora e della cassa previdenziale di appartenenza.
Dalla lettura comparata emergono alcune interessanti regole (ed eccezioni) dell’indennità di malattia.
Regola N.1 – Gli imprenditori non si ammalano
E comunque se si ammalano l’azienda va avanti comunque, anche se l’imprenditore è l’unico lavoratore.
In base a questo principio gli iscritti alla cassa commercianti e artigiani non hanno alcuna tutela.
Non solo, all’interno del FPLS (il fondo previdenziale per i lavoratori dello spettacolo, meglio conosciuto come ex-ENPALS) sono considerati imprenditori e quindi esclusi dall’accesso all’indennità di malattia anche gli esercenti attività musicali (forse il termine esercenti richiama l’idea di commercianti). Si veda in proposito il punto 1 della circolare INPS n° 132 del 10-09-2021.
Regola N.2 – Gli sportivi professionisti non si ammalano
O se si ammalano sono affari loro.
Anche gli sportivi afferiscono al fondo previdenziale dello spettacolo.
Non è chiaro se questo principio derivi da un giudizio sull’attività dello sportivo professionista (è un lavoro?) oppure dalla considerazione che gli sportivi professionisti sono ricchi, altrimenti avrebbero bisogno di un lavoro vero.
Regola N.3 – L’indennità ospedaliera deve essere più bassa di quella domiciliare perché in ospedale il lavoratore risparmia
Nel caso di ricovero ospedaliero (anche day hospital) l’indennità di un lavoratore senza familiari a carico è ridotta a 2/5 dell’indennità normale (si veda il punto 2.3 della circolare di cui sopra che richiama per il Fondo dei lavoratori dello spettacolo l’applicazione del principio generale che vale per i lavoratori dipendenti).
Si presuppone cioè che un lavoratore senza familiari a carico normalmente spenda i 3/5 del proprio reddito per vitto e altre spese di consumo. Quali spese? Le bollette? O forse viene computato anche il mancato consumo delle scarpe e dei vestiti, che notoriamente costano più di pigiami e pantofole? Oppure si ipotizza che il lavoratore subaffitti il proprio letto e così ne possa ricavare un reddito compensativo?
Eccezione alla Regola N.3 – Gli iscritti alla gestione separata INPS
Ai quali non si applica tale riduzione, perché in questo caso vale la Regola N.4.
Regola N.4 – Gli iscritti alla gestione separata possono millantare malattie inesistenti
È noto che questa sia una caratteristica degli iscritti alla Gestione Separata INPS.
Per essi solo la malattia ospedalizzata o certificata come grave (con inabilità temporanea al 100%) può essere provata senza ombra di dubbio e come tale può essere indennizzata adeguatamente. Per contro alla malattia domiciliare, non dimostrabile, è riconosciuta un’indennità che è la metà di quella ospedalizzata.
Regola N.5 – Le casse private fanno ognuna come le pare
È questa una regola generale delle casse private, che vale per tutto e non solo per la malattia.