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In prima pagina sul Corriere della Sera. La voce di ACTA sempre più presente sui media

7 Ottobre 2009 Lavoro

Il Corriere della Sera nelle ultime settimane ha raccolto con interesse le testimonianze degli iscritti ad ACTA e la voce che l’Associazione vuole dare ai lavoratori professionali autonomi. Il 7 ottobre ci ha dato spazio perfino in prima pagina nell’editoriale “Gli italiani invisibili“, che inizia in questo modo:

Sembra incredibile ma nel Paese della concertazione oggi soffriamo di (poca) rappresentanza: è diventata un bene scarso. Complice la grande crisi scopriamo che interi pezzi della società sono diventati Invisibili. Non hanno santi in paradiso o lobby che li tutelino e le loro rivendicazioni non riescono nemmeno ad arrivare ai piani alti…”

L’articolo di fondo a firma di Dario Di Vico cita ACTA e parla del deficit di rappresentanza di alcune fasce del lavoro e dell’economia, tra cui la nostra, sottolineando la questione INPS. Il giorno seguente, l’8 ottobre, Il Corriere della Sera torna a occuparsi della nostra categoria, con un articolo di Isidoro Trovato, dal titolo “Gli invisibili scendono in campo“, che riporta anche la testimonianza della nostra socia Elsa Bettella.

ACTA

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3 Commenti

  1. Adele Oliveri

    Reply

    Articolo interessante, sono veramente contenta che si cominci a parlare di noi “invisibili”. Ci sono però un paio di critiche che mi sento di muovere: primo, per come è scritto l’articolo pare che l’Acta raduni soltanto informatici e designer, mentre mi sembra che ci siano anche traduttori e altri professionisti, e che forse avrebbero potuto essere menzionati (per non essere i più invisibili tra gli invisibili); secondo, l’articolo lascia intendere che quello dei liberi professionisti privi di rappresentanza e di tutele sia un problema presente soltanto al Nord, cosa che ovviamente non corrisponde a verità. È vero che finora quasi tutte le iniziative dell’Acta si sono svolte in Lombardia, ma questo non vuol dire che l’Associazione non abbia membri in tutto il paese.
    Se si vuole uscire dall’ombra, bisogna proiettare il problema su scala nazionale.

    7 Ott 2009
  2. Helen Farrell

    Reply

    Mi fa piacere di vedere che il Corriere della Sera ha capito quanto e’ seria la situazione degli autonomi. In appoggio del commento di Adele, diversi mesi fa c’e stato un riunione di traduttori, designer e altri autonomi a Firenze per spiegare dell’esistenza di ACTA e di discutere la gestione separata INPS. Eravamo in piu di 20 personi. Questa problema ingloba tutte le professione svolte nel ambito autonomo e in tutta Italia.

    7 Ott 2009
  3. Federico Soresini

    Reply

    Benvengano gli articoli come quelli di questi giorni del Corriere: più se ne parla meglio è.
    Da parte mia ho già inviato una lettera che mi hanno pubblicato il 30 settembre.
    Un unico appunto: noi iscritti alla gestione separata dell’INPS siamo i veri “invisibili” o come dice Di Vico il “quinto Stato”. Se gli articoli del Corriere trattano assieme ai nostri, i problemi di artigiani, avvocati o piccoli imprenditori si rischia di generalizzare un po’ troppo il discorso.

    9 Ott 2009

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