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Un’amica in Palestina

14 Ottobre 2025 Dal mondo, Diritti, Senza categoria, Vita da freelance

di Pat Carra per Safaa Odah

Il 9 ottobre 2025, durante la prima riunione del nuovo CD di Acta, ci siamo chieste come parlare della Palestina, come esprimere solidarietà da un punto di vista specifico, quello di un’associazione che si occupa di lavoro freelance. Molte e molti di noi partecipano da mesi ai movimenti di protesta contro il genocidio; la sezione Redacta ha co-fondato la rete “Books not bombs” che raccoglie chi lavora nell’editoria, nelle biblioteche, nelle librerie. Dietro al loro striscione abbiamo camminato e urlato per le vie di Milano, Roma, Torino… Come connettere le nostre lotte per il lavoro freelance con quelle per Free Palestine? Acta è nata dall’ascolto di esperienze individuali (siamo freelance), storie di oppressione, solitudine, ingiustizie, desideri e aspirazioni… ogni movimento di liberazione ha questa genesi. Ho appreso questa pratica prima di tutto nel movimento delle donne.

Il mio contributo alla discussione del CD è stato raccontare una storia, la storia del mio incontro con Safaa Odah.

Siamo due fumettiste, Safaa vive e lavora nella Striscia di Gaza, io vivo e lavoro a Milano; lei ha 40 anni e io 70; entrambe usiamo l’umorismo e la satira come forma di resistenza; entrambe abbiamo uno sguardo femminista; lei abita in una tenda e io in una casa; i nostri fumetti sono una forma di contro-informazione giornalistica; entrambe siamo freelance. Seguo e ammiro l’arte di Safaa sui suoi social da maggio 2024, quando ha cominciato a disegnare sulle pareti della sua tenda, nel campo profughi di Al-Mawasi, perché aveva finito la carta. Pochi mesi dopo le ho chiesto di collaborare alla rivista Erbacce.org e in redazione le abbiamo dedicato la rubrica “Una tenda in Palestina”. La nostra rivista si basa completamente su lavoro volontario e non prevede compensi, ma Safaa ha accettato con slancio e generosità l’invito. A modo nostro, con passaparola molto semplici, onoriamo la sua collaborazione inviandole doni. Safaa è la nostra amica in Palestina.

Tra me e Safaa, nella continuità di messaggi via mail o Whatsapp, si è stabilita nel tempo una relazione che tiene insieme amicizia, coscienza politica, lavoro. Non mi era mai capitato di sentire un’empatia così profonda con altre fumettiste. A maggio 2025, mentre attraversava un momento di grande angoscia, sono “entrata” in un suo fumetto disegnandomi accanto a lei: siamo sedute davanti alla sua tenda, una tenda che sembra volare. Siamo lì campate per aria e tenendoci per mano sopravviviamo a un capitalismo che non è definibile con parole umane.

Poco dopo ho proposto alla casa editrice Fandango un suo libro, con disegni da ottobre 2023 a dicembre 2025. L’idea è stata accolta con gioia, l’uscita è prevista per gennaio 2026, la mia cura è lavoro freelance gratuito. In parallelo ho chiesto a Safaa di fare una mostra a due mani, con vignette mie e sue. In questo progetto creativo ancora incerto, sento accendersi sia connessioni profonde che improvvisi cortocircuiti.

Il cortocircuito arriva quando sbatto contro il disastro delle politiche culturali in Italia, la mancanza di fondi, la svalutazione del lavoro artistico e del giornalismo freelance indipendente
Un cortocircuito non illumina automaticamente una rivendicazione: a volte mi gira la testa e riesco a dire il paradosso solo attraverso un fumetto. Come accade a Safaa quando disegna meravigliose vignette sull’inflazione folle e il mercato nero a Gaza.
In una vignetta che vorrei disegnare, chiedo a un membro del CD che lavora in Giappone: “Se io e Safaa trasformiamo i nostri fumetti in manga, ci trovi dei finanziamenti in yen?”.
In un’altra mi travesto da portuale di Genova e sogno: “Se non troviamo i soldi per questa mostra, blocchiamo tutto!”.
Cosa possono bloccare due fumettiste freelance campate per aria davanti a una tenda in Palestina? Mumble mumble…
A fine settembre Safaa mi ha scritto “Desidero tanto che questa guerra finisca presto, soprattutto perché le poche penne che ho stanno per esaurirsi”.

Pat Carra

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di Pat Carra tempo di lettura: 3 min
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