Negli ultimi anni a favore dei lavoratori autonomi sono stati introdotti tre strumenti a sostegno del reddito, per compensare periodi di disoccupazione o diminuzione del reddito:

• DIS-COLL per le cococo;
• ALAS per il lavoro autonomo dello spettacolo;
• ISCRO per professionisti della Gestione Separata, una misura introdotta sperimentalmente nel 2021-23.

Ne abbiamo parlato in un post di circa un anno fa, evidenziando che hanno regole molto diverse ma che hanno in comune il fatto di riuscire a garantire all’INPS entrate largamente superiori alle uscite.

Passata l’anomalia legata alla pandemia, i numeri di accesso sono infatti bassissimi, da quanto possiamo dedurre dalle scarse informazioni fornite dall’ultimo rapporto INPS e riportate in un nostro recente post.

Per cercare di capire le cause dello scarso accesso a questi tre strumenti, in mancanza di un’attività di monitoraggio da parte dell’INPS o del Ministero competente, abbiamo lanciato un breve sondaggio, che vi chiediamo di compilare anche se non avete mai sentito parlare di DIS-COLL, ALAS e ISCRO. Saranno sufficienti 5 minuti!

Nel frattempo, con la legge di bilancio in via di approvazione anche ISCRO diventa strutturale, con alcune importanti allentamenti dei vincoli di accesso:

• aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro e non più a 8145 euro;
• la riduzione del reddito nell’anno precedente alla presentazione della domanda deve essere superiore al 30% e non più al 50%;
• essere titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni, alla data di presentazione della domanda, e non più 4 anni.

Sono cambiamenti che vanno nella giusta direzione ma con il sondaggio vogliamo capire se potranno essere sufficienti a rendere la misura effettivamente utile.