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Come farti trovare su Google

1 Ottobre 2015 Formazione

Hai presente il film Matrix con Keanu Reeves? La scena della pillola rossa e della pillola blu ha segnato una generazione come metafora della scelta.

Più di 15 anni dopo dall’uscita al cinema di quella fortunata pellicola, eccoci di nuovo a un bivio: quale canale scegliere per essere visibile sul Web con le proprie competenze da freelance? Fermo restando che l’ideale sarebbe essere presenti e visibili su più canali digitali, si comincia sempre uno step alla volta.

I canali maggiori del Web sono due:

  1. Search (motori di ricerca: praticamente Google).
  2. Social Network (Facebook, Twitter, LinkedIn).

Come promuoversi su Google

Voglio parlarti del canale Search, che vuol dire il monopolista di settore Google (almeno per il mondo occidentale), non solo perché si tratta del sito più visitato al mondo, ma anche per la sua unica e peculiare caratteristica, venuta fuori ai tempi come una vera novità: offrire una semplice barra dove è possibile (solo e soltanto) cercare la soluzione a un proprio problema, di qualunque natura sia.

In fondo questo è il compito di un motore di ricerca, la summa massima dell’incontro fra una domanda e un’offerta. E in questo caso, l’offerta sei tu. Come dici? Sei primo con il tuo nome e cognome? Bene, vuol dire soltanto che sei il più visibile dei tuoi omonimi e nulla più.

Perché, andando alle intenzioni dietro le ricerche, va da sé che chi ti cerca per il nome già in qualche modo ha sentito parlare di te, fosse anche il buon vecchio passaparola.

Il vero potenziale del canale di ricerca è quello di farsi trovare dai “nuovi utenti”, da coloro i quali non ci conoscono e non avendo una soluzione a portata di mano, la richiedono a internet. Sono i possibili clienti da intercettare.

Quindi, una volta presa la pillola rossa, il primo consiglio per entrare nel Matrix delle SERP (search engine result page – pagina dei risultati del motore di ricerca) è scegliere la query/domanda giusta: non il tuo nome e cognome, ma la denominazione della tua attività, dei tuoi servizi, magari geolocalizzandoli.

Ad es.

  • Studio notarile Milano
  • Preventivo mutuo notaio

Fai conto che, da ultime novità di Google, anche orientando il tuo sito solo su “studio notarile” se ti cercano da Milano potrebbero trovarti fra i risultati di ricerca, perché il motore di ricerca sa dov’è ubicata la tua attività.

Inoltre non basta inserire qui e là il termine all’interno dei contenuti per essere visibili, ma va organizzato tutto il sito come se fosse fortemente focalizzato su query specifiche, quindi queste devono essere presenti in modo organico. Ad esempio: nel titolo principale della pagina, con ognuno di questi elementi con la sua query specifica; nell’URL della pagina stessa; fino ad avere dei link/voti di ritorno (siti terzi che si collegano a te) che rendano il sito più credibile e apprezzato.

Farsi trovare su Google con la SEO

Questo tipo di attività di organizzazione viene chiamata SEO (Search Engine Optimization) ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca, e corrisponde a una competenza professionale che mira a migliorare la visibilità di un portale allo scopo di portare più traffico e di conseguenza impression o vendite.

Si tratta di abilità piuttosto tecniche, e se può tornarti utile una guida a riguardo, eccone qui una gratis.. anzi due!

Fatti trovare per le domande che porresti se fossi un cliente

Ragiona come quando sei tu a fare una ricerca su Google: di solito inserisci il nome di un professionista senza conoscerlo (in questo caso complimenti per le capacità di premonizione che neanche l’Oracolo) o il servizio che risolve il tuo problema?

Ricapitolando, sapere come cercare e quindi farsi trovare su Google è solo il primo passo per capire come essere visibili. Per questo e per  cominciare a rispondere alle tue domande ti rimando, se vuoi, alla guida qualche riga sopra e soprattutto ai commenti di questo post!

Ti aspetto qui sotto 🙂

 

Benedetto Motisi
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di Benedetto Motisi tempo di lettura: 3 min
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