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INPS: diminuisce il reddito dei professionisti autonomi iscritti alla Gestione Separata

2 Marzo 2011 News

Lo sapevamo, ma ora è ufficiale. Il Primo rapporto sulla coesione sociale dimostra che  tra il 2007 e il 2009 c’è stata una sensibile diminuzione del reddito dei professionisti iscritti alla Gestione Separata.

In realtà non si tratta di un vero e proprio rapporto, ma di una Presentazione corredata da un  ricco insieme di tavole, al momento ancora poco analizzate e commentate, che riportano informazioni provenienti dagli archivi congiunti di ISTAT, INPS e Ministero del Lavoro.

Le tavole sugli iscritti alla Gestione Separata distinguono tra professionisti e collaboratori e, all’interno di ogni gruppo, tra contribuenti esclusivi e concorrenti (ovvero che hanno anche un reddito da pensione o sono iscritti ad altre gestioni pensionistiche) e forniscono interessanti indicazioni non solo sulla numerosità degli iscritti, ma anche sul loro reddito.

Il numero degli iscritti, in crescita sin dall’istituzione della Gestione Separata, continua ad aumentare anche negli anni più recenti, ma nel 2009 solo tra coloro che hanno un’altra attività o pensione (concorrenti) e grazie alla maggiore presenza femminile.

Numero di Professionisti con almeno un versamento alla Gestionse Separata nell’anno (dati INPS)

 

2007

2008

2009

Concorrenti Esclusivi Totale Concorrenti Esclusivi Totale Concorrenti Esclusivi Totale
Professionisti 58.240 164.331 222.571 64.288 168.838 233.126 68.228 168.783 237.011
Uomini 44.316 95.923 140.239 48.399 97.124 145.523 51.188 95.859 147.047
Donne 13.924 68.408 82.332 15.889 71.714 87.603 17.040 72.924 89.964
% Donne 23,9 41,6 37,0 24,7 42,5 37,6 25,0 43,2 38,0

Il dato più eclatante è  la caduta del reddito nell’ultimo anno considerato, il 2009, in corrispondenza con l’esplodere della crisi economica. Il reddito medio degli uomini professionisti scende intorno ai 20.000 euro l’anno, quello delle donne sotto i 15.000!

Quasi un professionista esclusivo su 4 (esattamente il 24,2%)  ha un reddito che non raggiunge i 5.000 euro l’anno, inferiore cioè all’indennità garantita dagli ammortizzatori sociali e dall’assegno sociale.

Il confronto con altre tipologie di lavoratori deve tener conto che nel lavoro professionale autonomo, come visto dal grafico precedente, le situazioni sono molto eterogenee. E’ comunque sorprendente verificare che il reddito medio dei professionisti autonomi è largamente inferiore a quello dei dipendenti. Anche escludendo le categorie dipendenti a più alto reddito (dirigenti e quadri), il reddito medio dei professionisti si colloca al di sotto dei pur bassi redditi da lavoro di impiegati e operai. Situazione peggiore solo per apprendisti e collaboratori.

Anna Soru

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1 Commenti

  1. alberto

    Reply

    PER GIUSTIZIA SOCIALE BISOGNA ASSOLUTAMENTE CHE I CONTRIBUTI VERSATI NELLA GESTIONE SEPARATA VENGANO EQUIPARATI A QUELLI DI LAVORO DIPENDENTE ALMENO PER COLORO CHE HANNO RAPPORTI DI LAVORO IN MONOCOMITTENZA.
    L’EQUIPARAZIONE DEVE AVERE VALORE RETROATTIVO ALL’ENTRATA IN VIGORE
    DELLA GESTIONE.
    DIMOSTRAZIONE DELL’INGIUSTIZIA EST LA MIA SITUAZIONE:
    26 anni come dipendente
    10 anni gestione separata
    Ho 64 anni e sono disoccupato da tre anni
    Risultato : Ho versato all’INPS oltre Euro 500.000.00
    Non ho nessun ammortizzatore
    Grazie a Tremonti devo aspettare 18 mesi per la pensione.
    E’GIUSTO CHE NELLA MIA SITUAZIONE PER MANGIARE E DORMIRE TRA POCO DOVRO’ RIVOLGERMI ALL’ASSISTENZA SOCIALE O ALLA CARITAS
    SALUTI A ROMANO

    3 Mar 2011

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