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NO 33: Fassina ci dice sì! Ma la mobilitazione deve continuare.

5 Novembre 2013 Acta informa, News

Ieri pomeriggio presso il Ministero dell’economia di via XX settembre abbiamo incontrato il Vice Ministro Stefano Fassina, che (puntualissimo!) ci ha accolto in seguito all’appello congiunto sottoscritto da tutte le principali associazioni di professionisti. Un tavolo affollato perché naturalmente ogni associazione ha voluto essere presente. Molti interlocutori conoscevano da tempo il vice Ministro ed avevano familiarità con lui, per me è stato il primo incontro.
Fassina ha subito mostrato di essere sensibile alla nostra richiesta di modifica del provvedimento di aumento contributivo contenuto nella legge Fornero, che, ha dichiarato, è nato da un’interpretazione “distorta” di una categoria di lavoratori troppo semplicisticamente inquadrati come finti autonomi.
Ha proposto di seguire un doppio binario: da una parte un’azione per sospendere l’aumento un altro anno e dall’altro lato l’avvio di una iniziativa per risolvere strutturalmente la questione, onde evitare di trovarsi ogni autunno a reperire le risorse per altri rinvii.

Nel sottolineare che per la prima volta è stato possibile trovare un terreno comune tra le diverse associazioni, si è condivisa l’opportunità di proseguire il confronto in maniera più ampia, con la collaborazione di altri ministeri, attraverso l‘avvio di un tavolo che potesse affrontare anche altri problemi dei professionisti autonomi.
Naturalmente c’è un problema non banale di reperimento delle risorse di copertura, ma la cifra necessaria non è rilevante. Secondo Fassina il principale ostacolo al momento è un altro: la difficoltà di andare contro una misura contenuta nella Legge Fornero.
Sono rimasta stupita di quest’affermazione. Da colloqui con membri della commissione lavoro, mi era invece stato detto che c’è in genere accordo sull’opportunità di bloccare l’aumento dei nostri contributi, ma è difficile reperire le risorse. Ho espresso questa perplessità, il Vice Ministro ha confermato quanto già detto e ha suggerito che ci dessimo da fare per ottenere un pronunciamento del Ministro del lavoro o delle commissioni lavoro (in particolare della commissione al Senato, che sta esaminando la legge di stabilità), al fine di spianare la via ad un’azione governativa. Una volta pervenuto tale pronunciamento Fassina si impegnerebbe a fare il possibile per reperire le coperture. Non ha promesso la soluzione del problema ma non l’ha neppure presentato come insolubile, direi che ha mostrato un cauto ottimismo.Stefano Fassina
Susanna ha richiamato la sua attenzione sulle firme raccolte, con cui abbiamo voluto documentare la presenza al nostro fianco di migliaia di persone. Fassina era al corrente delle 12.000 firme, che nel frattempo sono diventate oltre 14.000!
Vi chiediamo di continuare a diffondere la raccolta firme e più in generale di aiutarci a mantenere alta l’attenzione sul tema. Tutto ciò, come ci ha confermato Fassina ieri pomeriggio, è molto importante per raggiungere il successo della nostra azione.

Se non l’hai ancora fatto, FIRMA! E continua a diffondere l’appello.

Anna Soru

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8 Commenti

  1. ugo

    Reply

    Grandi le nostre donne!
    Grazie Anna, grazie Susanna.
    E GRAZIE AI 14.000 CHE CI HANNO DATO QUESTA FORZA!

    VINCERE SI PUO’. MA LA MOBILITAZIONE DEVE CONTINUARE: FATE GIRARE L’APPELLO E LE NOTIZIE

    5 Nov 2013
  2. paolo

    Reply

    Quale è la differenza tra la vecchia politica e la nuova politica?
    NESSUNA.
    Sospendere per un anno la decisione in attesa di capire il da fare.
    Mentire sul problema delle risorse.
    Coinvolgere altri dieci enti per non assumersi nessuna responsabilità.
    Fare finte promesse o illudere gli interlocutori alle prime armi con la politica politicante.
    Questi ex stagisti di politici della prima repubblica, hanno preso solo il peggio e lo sanno fare male.
    E’ chiaro anche ai sassi che stanno raschiando il barile in cerca di risorse, quando dovrebbero abbattere tronchi di sprechi, ma non hanno coraggio neanche di spezzare un ramoscello.
    Pensare di andare avanti un altro anno così è semplicemente folle.
    Ma il politico ha in mente le elezioni, non gli italiani.

    5 Nov 2013
  3. Andrea

    Reply

    Bene ma sarei cauto con cantar vittoria è già tanto entrare nel palazzo ma sappiamo come cambiano idea la dentro nel giro di poco tempo e che bravi sono a mentire.
    Saluti.

    5 Nov 2013
  4. marino

    Reply

    Ottimo lavoro!
    Ma bisogna insistere e non farsi fuorviare da rimandi e giochi di sponda.

    Il problema della copertura economica non esiste: si tratta di un prelievo previdenziale a regime contributivo, tanto verseremo tanto prenderemo,e non di una tassa utile al conto economico del bilancio dello stato. A meno che non vogliano utilizzare i nostri contributi per coprire i pagamenti delle super pensioni dei vari privilegiati, in primis i politici.

    Inoltre la legge Fornero non è scritta affatto sulla pietra: per esempio su gran parte degli esodati non c’è voluto molto per rivederla nonostante la questione fosse assai più complicata del semplicissimo, sacrosanto e dovuto diritto a non veder ancora aumentato un prelievo previdenziale (e con quali ritorni poi..)già adesso insostenibile.

    5 Nov 2013
  5. paolo

    Reply

    x marino.
    I contributi previdenziali sono imposte e servono per pagare i costi, insieme ad altre imposte, della previdenza, che non ha nulla a che fare con quanto versato, altrimenti non ci sarebbe il problema dei baby pensionati, dei vitalizi, delle pensioni d’oro, delle pensioni dei commessi alla camera e senato ecc. ecc.
    E’ ovvio che vogliono “A meno che non vogliano utilizzare i nostri contributi per coprire i pagamenti delle super pensioni dei vari privilegiati, in primis i politici.”

    Tanto per non fare pura disinformazione.

    5 Nov 2013
  6. MAX

    Reply

    Nelle commissioni lavoro ci sono Damiano e Sacconi, che si sono più volte espressi contro l’aumento.
    Non solo: Damiano si è di recente pronunciato a favore di portare l’aliquota al 24%,dichiarandi di aver sbagliato in passato, Sacconi, poco dopo la caduta del Governo Prodi, aveva addirittura promesso di correggere il progressivo innalzamento al 26,72 da poco previsto, per riportarlo al 18. Ora siamo alla prova del nove. Quanto al Ministero del Lavoro non capisco perché dovrebbe creare problemi.

    5 Nov 2013
  7. Paola G - Comunica

    Reply

    Attraverso Facebook è arrivata una proposta di Luca Peotta (http://www.impresecheresistono.org/) di fare una serrata nazionale di tutte le partite IVA, artigiani, commercianti, aziende, lavoratori a progetto, ecc. Ci mobilitiamo anche noi? Nel caso non voglio andare impreparata, affinché il nostro messaggio non venga fagocitato in discorsi diversi dai nostri. Le loro istanze sono molto chiare e sembrano già preparati per scendere in piazza, mentre noi non lo siamo. Mi piacerebbe sapere quanti sarebbero disposti ad organizzarsi per fare una manifestazione delle partite IVA a Milano.

    11 Nov 2013
  8. Bittone

    Reply

    Ciao a tutti,
    scusate se sono pessimista ma Fassina non era quello che si voleva dimettere perchè della legge di stabilità non sapeva nulla pur essendo vice ministro?

    12 Nov 2013

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NO 33: Fassina ci dice sì! Ma la mobilitazione deve continuare.

di Anna Soru tempo di lettura: 2 min
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