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17.000 volte DicaNo33! Grazie a te, grazie a noi!

27 Novembre 2013 Lavoro, News

Un anno fa, quando insieme agli altri amici actiani ho cominciato a fare il giro delle sette chiese, come si dice da queste parti, per parlare con istituzioni, associazioni, politici di ogni livello e di ogni partito per spiegare, sensibilizzare, convincere, che un’aliquota contributiva al 27% era già molto di più di quanto ognuno di noi potesse sopportare con il proprio lavoro, e che un ulteriore aumento avrebbe fatto traboccare il vaso della sostenibilità per i lavoratori indipendenti, la risposta che tutti ci davano era invariabilmente: “Capisco le vostre motivazioni, avete perfettamente ragione, ma … Quel ma era accompagnato da un sottinteso pesante come un macigno, che più o meno recitava così: “con la crisi che c’è, con l’assalto alla diligenza che ci sarà sulla finanziaria, con i problemi drammatici di categorie molto più numerose di voi, con la gente in mezzo a una strada senza lavoro, come volete che noi politici, noi sindacalisti, noi istituzioni, noi lavoratori dipendenti ci occupiamo di qualche centinaio di migliaia di autonomi che … insomma, tutto sommato, possono sempre ricorrere ad altri mezzi e altre risorse … (e giù mezzi sorrisi imbarazzati come a dire … ci siamo capiti!)”. Insomma, per dirla in poche parole, anche chi condivideva sinceramente la nostra battaglia, non credeva nella possibilità di riuscire a cambiare le cose, anche se di poco.
Poi c’è stato tutto quello che c’è stato: i fax-bombing, i tweet bombing, la campagna DicaNo33 e infine la fantastica petizione on-line che ci ha portato a raccogliere 17.000 firme!!!
Quelle vostre meravigliose firme ci hanno fatto ascoltare con orecchie diverse anche da chi già ci aveva ascoltato in passato; ci hanno consentito di sottoscrivere un appello unitario con soggetti politici e sociali che fino a oggi, nella migliore delle ipotesi, erano andati ciascuno per la sua strada, se non addirittura l’uno contro l’altro; ha messo in moto una valanga che ha raccolto sempre più forza, e alla fine, persino nel tormentato momento politico che sta vivendo il nostro paese, ha reso impossibile continuare a ignorare le nostre richieste.
Certo, adesso non dobbiamo mollare, e sicuramente non molleremo: quello che adesso dobbiamo ottenere è che, passata la buriana, non siano sempre i soliti noti a sedere al tavolo delle trattative, ora che insieme a voi ci siamo conquistati a pieno diritto il riconoscimento della nostra funzione rappresentativa, dobbiamo fare in modo che quello che abbiamo da dire sul lavoro indipendente, che non è frutto di teorie o di politiche elaborate al tavolino ma è vita vissuta, esperienza e conoscenza di un modo diverso e spesso nuovo di stare sul mercato del lavoro, venga, come ai politici piace dire, “messo a valore”. In altre parole, non devono più essere altri a decidere per noi.

Per questa nuova battaglia chiederemo di nuovo il vostro aiuto e il vostro sostegno (anche con la quota associativa: girare per l’Italia per essere presenti dove serve ha un costo, e nessuno di noi, come ben sapete, fa il “lobbysta” di professione!).

Ma per ora, GRAZIE, 17.000 VOLTE GRAZIE!

17.000 volte DicaNo33! Grazie a te, grazie a noi!

Susanna Botta

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4 Commenti

  1. ugo

    Reply

    Grazie ai 17.000 che ci hanno dato la forza per arrivare ad un risultato che non era affatto scontato.

    Ma grazie anche a te Susanna, e a tutte le fantastiche donne di ACTA. Conoscevo la vostra determinazione, ma in questa battaglia avete davvero dato il meglio.

    Brindo quindi alla vittoria del “DicaNo33” ma anche a un’associazione dove ormai all’ordine del giorno dovremo mettere il tema delle “quote azzurre” 🙂

    E A PROPOSITO DI “QUOTE” VORREI RICORDARE A CIASCUNO IL NOSTRO “SENZA DI TE NON C’E’ ACTA” e senza quote associative non ci sono risorse pe’ campà!

    Quindi dopo aver detto “NO33” ora è il momento di dire “SI’: SOCIO ACTA!”

    28 Nov 2013
  2. paolo

    Reply

    Fa molto piacere leggere questi articoli firmati da una donna, come mi erano molto dispiaciuti gli appelli firmati ACTA. Avrei preferito che fossero stati firmati o dalla presidente o da un qualsiasi responsabile, ma comunque da una persona cui fare comunque riferimento.
    Conoscendo le donne di oggi, mi sento molto più fiducioso sulla possibilità di cambiamento.
    Sarebbe bello vedere come in rete nascono le proposte ed avvengono le discussioni su una piattaforma comune.

    29 Nov 2013
  3. Mico

    Reply

    Brave e bravi a tutti coloro che si sono impegnati !

    Ottimo risultato per ora.

    2 Dic 2013

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17.000 volte DicaNo33! Grazie a te, grazie a noi!

di Susanna Botta tempo di lettura: 2 min
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