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I soci ACTA si attivano sui Media

2 Dicembre 2009 Eventi, News, Vita da freelance

I soci ACAT si sono organizzati per sensibilizzare politici e media. La partecipazione al blog interno e quelli diffusi in Rete è sensibilmente aumentata. Stanno crescendo i gruppi ACTA su Facebook e LinkedIn. Su Radio Articolo 1, giovedì 3 dicembre alle 11,50, ci sarà una diretta sui lavoratori colpiti dalla crisi. Per ACT A interverrà Cecile Lambert.

Amministratore del Sistema

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3 Commenti

  1. Mario Panzeri

    Reply

    Quando qualcuno di noi parla con rappresentanti di mass media o simili, ricordi sempre che il confronto con l’aliquota contributiva prevista per i professionisti con cassa propria (commercialisti, avvocati, ingegneri ecc.) va fatto con una certa cautela. Le casse dei professionisti sono private, quindi non è lo stato/il governo a decidere il livello della contribuzione per gli iscritti. Non possiamo dire o sottintendere che loro pagano troppo poco, perché loro hanno (ovviamente entro certi limiti) il pieno diritto di gestire le loro casse come meglio credono. Dobbiamo semmai dire che gli altri pagano troppo poco rispetto a noi (ed ovviamente noi troppo a loro) solo quando faccciamo riferimento agli altri iscritti all’INPS (dipendenti, commercianti, artigiani ecc.), anche perché i nostri soldi vanno a sanare i disavanzi di quelle gestioni INPS (non quelli eventuali delle casse autonome). Lo squilibrio con i professionisti iscritti a casse autonome va sottolineato soltanto nell’ottica del macroscopico svantaggio concorrenziale che alcuni di noi subiscono nel caso in cui svolgano un’attività che può essere svolta anche da professionisti con cassa autonoma.

    3 Dic 2009
  2. romano calvo

    Reply

    Quando con Anna abbiamo incontro Gianni Geroldi dirigente della DG previdenza del MLPS, ci ha detto il contario, e cioè che presto lo Stato dovrà intervenire per sanare i buchi di alcuni fondi previdenziali di professionisti (mi pare parlasse di Enasarco ma non ricordo bene). Qui è come la questione del too big to fail: se queste casse “private” saltano, paghiamo noi, perchè le pensioni vanno comunque garantite. Più volte il CERM ci ha messo in guardia su questo problema: il sistema non può che basarsi su criteri universalistici, perchè alla fine lo Stato non può permettersi di lasciare nessuno senza pensione, per minima che sia. Quindi è giusto ricordare numeri alla mano quale sia la profnda differenziazione e le sperequazioni, basate su criteri essenzialmente politico-clientelari. Se noi ci troviamo dove siamo è proprio perchè non contiamo politicamente. Ed in quanto portatori di un interesse generale, la nostra lotta è doppiamente giusta. Mi dispiace per gli avvocati.

    4 Dic 2009
  3. Paola Gatto

    Reply

    Per quanto riguarda l’attivazione dei soci, sottoscrivo; in particolare, con riferimento alla Triennale, la nostra azione simbolica e pacifica ha raccolto ancora più consensi e ha dato il via, nella fase post-manifestazione, a tutta una serie di iniziative di diffusione delle nostre idee e di dissenso contro gli aumenti delle imposte, a salvaguardia dei nostri diritti e anche delle nostre tasche. Stiamo gestendo diversi contatti con i media, emittenti televisive, radiofoniche, giornalisti che hanno mostrato interesse per conoscere la nostra posizione.

    10 Dic 2009

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I soci ACTA si attivano sui Media

di Amministratore del Sistema tempo di lettura: <1 min
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